copertina - Assediati-rid
Disponibile
in tutti gli store digitali
il primo album di
ALESSANDRO RUSSO
 
 
Assediati dall'esercito russo e cinti dalle mura, guardavamo il cielo.
 
 
   Alessandro Russo è essenzialmente un pianista, uno di quelli  che sovrappone le mani alla ricerca di incastri alla Philip Glass, alla Nyman, nessun virtuosismo di velocità ma abili costruzioni dell'algebra delle Sfere, dove risiede la bellezza dell'infinito, dell'incalcolabile, del limite che tende a qualcosa di incommensurabile.
   Produce armonizzazioni che raccontano storie di perturbamenti, di scoperte di fronte alla fissità e alla caducità delle cose, si ispira alla comunicazione con la Natura, alla commozione, al risveglio. E resta sereno, anche nell'immagine di catastrofi.
 
 
   Nel suo curriculum poi - è nato nell'86 - si leggono i nomi dei personaggi che ha voluto incontrare e con i quali ha collaborato, in modo del tutto originale e anomalo;
scrive la sua tesi di laurea sulla filmografia di Battiato che incontrerà anni dopo accompagnando Fabio Cinti in apertura dei suoi concerti.
 
   E sarà proprio Fabio Cinti a produrre l'album di sei canzoni - di lunghezza media - e a prestare inoltre voce e penna (E ora mi parli da lontano, I Boschi di Hauenstein) proprio su suggerimento del maestro siciliano. 
 
   Ecco dunque spiegato l'arcano del titolo: il musicista dilaga con le sue composizioni al pianoforte, arginato da una produzione artistica che, proprio come le mura di protezione di una città assediata, ne custodisce i segreti.
 
   Partecipa, come ospite, in due brani Luisa Cottifogli, particolarissima voce dalle eccellenti collaborazioni (Quintorigo, Dalla, Fossati, De Sio…)
 
L'album è in distribuzione su tutti gli store digitali.

FMIl nuovo album di

FRENCIO & MASI

ARRIVATI AL PUNTO

www.frencioemasi.it

Dal 3 luglio su tutti gli store digitali Arrivati al punto, il nuovo album di Frencio & Masi prodotto da Fabio Cinti e con la partecipazione di Alessandro Orlando Graziano. Assieme all'album esce anche il video del singolo Melò.

L’album, composto da 8 tracce, è una stringata visione di natura elettropop dei luoghi della prima giovinezza, uno sguardo ironico e puro ai comportamenti, alle manie, ai ritrovi. Un synth-pop d’autore con richiami alle strutture formali del Pasquale Panella dell’ultimo Battisti.

Il duo campano non esita a mostrare la commistione di influenze che va dalla musica italiana più popolare (Mango, Graziani, Cretu, Battiato, …) alla sperimentazione anglosassone alla maniera degli Ultravox e, nei testi, dai più noti poeti di sempre (Baudelaire, Bukowski, Bene …) fino al romanticismo più interno di Califano.

Affidano la produzione artistica a Fabio Cinti (che conosce da vicino alcuni dei loro pigmalioni, come Battiato e Panella) che esalta quelle influenze agendo da legante. Duetta con loro in “Melò” - dove è anche coautore, e affina lo stile cantautoriale dei due immerso nelle influenze anni ’80. Alessandro O. Graziano è autore di “Conversazione tra manichini”.